Il Concerto
Elie Dufour
piano
Marc Michel
batteria
Yann Phayphet
contrabbasso
Risonanze affascinanti, un repertorio fortemente ispirato ai ritmi balcanici magistralmente eseguito da un trio che si identifica come una delle formazioni francesi tra le più interessanti del panorama contemporaneo.
Un viaggio che parte dall’Europa dell’Est, incrocia le sonorità dell’Africa del Nord edell’India e si mescola con i ritmi cubani.
Un repertorio originale, accattivante, dinamico e tecnicamente elevato,dove il pianista Elie Dufour, leader del progetto, esegue i brani originali in perfetta sinergia con Yann Payphet al contrabbasso e Marc Michel alla batteria.
Forti di una identitò musicale ben marcata dopo il primo album GENESI registrato nel 2013 gli EYM TRIO ritornano in Italia per presentare l’ultimo lavoro KHAMSIN nato nel novembre 2016.
La Cantina
Antica Cantina Castello di Lispida
Via IV Novembre, 4
35043 Monselice (PD)
Tel. +39 340 2521960
www.facebook.com/anticacantina.lispida
anticacantinacastellodilispida@gmail.com
www.lispida.com
Antica Cantina Lispida è un luogo di produzione e degustazione di vino. Si troverà una ricca selezione di diverse tipologie di vini naturali e bio di produzione propria. Situata all’interno di un ex monastero del dodicesimo secolo, Castello di Lispida, immerso nel verde dei Colli Euganei, ancora oggi produce e conserva il vino rispettando l’antica tradizione. Una delle peculiarità dell’azienda è l’utilizzo di anfore che concorrono all’affinamento dei vini dando vita ad un risultato davvero sorprendente. Nel 1485 il Doge della Repubblica di Venezia Giovanni Mocenigo confisca ai monaci la proprietà. La storia monastica di Lispida si interrompe nel 1792. La proprietà viene in seguito acquistata dai conti Corinaldi, i quali sui resti del vetusto monastero edificano le costruzioni che oggi vediamo. Le dotano di cantine imponenti e iniziano la produzione di vini rinomati in tutta Europa. Durante la prima guerra mondiale il Castello di Lispida ospita il quartier generale del re Vittorio Emanuele III°. Alla fine degli anni ‘50, con l’impianto di nuovi vigneti e con programmi di vinificazione legati ai tradizionali processi produttivi preindustriali, l’azienda riprende la sua vocazione vitivinicola.
Un luogo dove “il tempo non ha tempo” e dove l’arte della vinificazione è rimasta intatta per secoli.