L'INCONTRO

Enrico Merlin
relatore

“MUSIC & WINE”… GUIDA SINESTETICA ALL’ASCOLTO DELLA MUSICA CON ENRICO MERLIN

Chi ama il vino lo sa. Spesso per descriverne le caratteristiche si utilizzano termini musicali o che hanno a che fare con l’arte, perché il nostro sistema sensoriale vive come sinfonie di sapori e profumi l’approccio alla degustazione.

I musicisti e i compositori sono sempre stati attratti dalle relazioni che si possono instaurare nell’incontro di esperienze multisensoriali. E così anche nella musica si parla di suoni vellutati, ariosi, di profumi di essenze, di consistenza, quasi si stesse parlando di un oggetto tangibile.

E così molta è la musica che, nelle varie epoche, ha incontrato il vino.

Enrico Merlin, musicologo e musicista di fama internazionale, ci condurrà attraverso un percorso di incontri straordinari con composizioni ispirate al mondo del vino, travalicando tutti i confini nazionali, di generi e stili, di epoche e spazi.

Enrico Merlin

Enrico Merlin all’attività di musicista e compositore, da molti anni, affianca con grande successo quella di storico della musica del ‘900. Questi due mondi, che raramente si incontrano nella vita di un artista, danno vita ad una capacità creativa e divulgativa di rara forza espressiva.

Nel ruolo di chitarrista e manipolatore sonoro ha partecipato ad oltre 40 produzioni discografiche e a molti Festival internazionali al fianco di artisti di primo piano (tra cui Carla Bley, Mederic Collignon, Garrison Fewell, Paolo Fresu, Mark Baldwin Harris, Lee Konitz, Boris Savoldelli, Maria Schneider, Giovanni Sollima, Elliott Sharp, John Surman, Steve Swallow, Henry Threadgill, Tino Tracanna).
E’ stato leader di diverse formazioni tra cui Tiger Dixie Band e Funky Football e più recentemente del Merlin UN-Covered Music Project, gruppo selezionato dalla rivista JazzIt per rappresentare il nuovo Jazz italiano alla trasmissione televisiva Webnotte di Repubblica TV/ Radio Capital TV. Tra le produzioni discografiche più recenti spiccano il disco in solo Unframed… Straight Ahead! (realizzato grazie alla tecnica del crowdfunding), Pale Blue Dot (musica di scena per l’omonimo spettacolo teatrale), un lavoro ispirato a Frank Sinatra (visto come un alieno) in duo con Francesco Cusa a nome Frank Sinapsi, Social Music con il sestetto Molester sMiles (allegato anche come disco del bimestre alla rivista JazzIt) e il duo Maledetti! con Valerio Scrignoli.
Scrive musica per il teatro e per documentari e con Andrea Brunello promuove una forma innovativa di interazione tra musica e parola, definita «Jazz Teatrale»; con lo spettacolo Il Principio dell’Incertezza (The Principle of Uncertainty), nel 2013, si è esibito per un mese intero al Fringe Festival di Edimburgo.
Nel 2015 e nel 2016 è stato eletto dai lettori della rivista Jazzit tra i 10 migliori chitarristi dell’anno ed ha portato il suo solo anche a Time in Jazz, a Berchidda (due concerti e un seminario con Paolo Angeli) ed è stato scelto per condurre la due giorni invernale «Mediterraneo Digital Project», sempre per Time in Jazz, interagendo con Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Debora Petrina, Gavino Murgia e Alessio Bertallot.

Sul versante musicologico è riconosciuto quale uno dei massimi esperti della musica di Miles Davis e negli anni ’90 è stato nominato da Gordon Meltzer (ultimo produttore dell’artista) discografo ufficiale. Dell’artista ha inoltre compilato il catalogo commentato delle opere edite ed inedite, in parte pubblicato in edizioni cartacee e multimediali (tra cui il corredo discografico del DVD A Different Kind of Blue – Miles Davis at Isle of Wight, Eagle Vision).
È stato ideatore e curatore delle mostre multimediali I Suoni di Miles Davis per Veneto Jazz Festival nel 2006, Miles Davis, tra visibile e invisibile per Clusone Jazz nel 2009 e Kind of Miles per i Teatri di Reggio Emilia nel 2011.

Nel 1996 è stato invitato al convegno annuale dedicato a Miles Davis, tenutosi presso la Washington University di St. Louis, dove ha presentato un’innovativa teoria relativa all’uso di «frasi in codice» come sistema di conduzione non verbale. La trascrizione dell’intervento è stata successivamente assunta quale testo di riferimento nel corso Music E-145, Electronic Music, History and Aesthetics of Popular Music Since the 1960s presso la Harvard University Extension School. Nel febbraio 2019 ha effettuato un tour, tenendo workshop e seminari in alcune delle più importanti università americane.

Nel settembre del 2009 ha pubblicato per Il Saggiatore il libro Bitches Brew – Genesi del capolavoro di Miles Davis, scritto in coppia con Veniero Rizzardi; il volume è stato tradotto anche in spagnolo e pubblicato da Global Rhythm.

Nel novembre del 2012, sempre per Il Saggiatore, è uscito 1000 dischi per un secolo. 1900-2000, volume di 960 pagine dedicato alla storia della musica occidentale del XX secolo vista attraverso l’evoluzione del supporto fonografico e i principi innovativi dei linguaggi musicali.

Nel febbraio 2019 è stato nuovamente invitato a tenere seminari su Miles Davis e sulla musica del ‘900 in tre prestigiose università degli Stati Uniti: St. Louis, San José e San Francisco.

Tiene con regolarità seminari presso scuole di specializzazione musicale e conservatori nazionali.

Nel 2014 entra a far parte del prestigioso corpo docenti dei Seminari di Nuoro Jazz.

Dal 2003 al 2016 è stato direttore artistico di NonSoleJazz Festival, ora TrentinoInJazz.

Il concerto inserito nel programma Sere FAI d’Estate sarà arricchito dalla visita guidata di Villa dei Vescovi e accompagnato da un aperitivo sulle terrazze panoramiche.

La caffetteria bistrot di Villa dei Vescovi offre per la serata una cena a buffet sulle terrazze della Villa al costo € 20.00.

Ingresso (concerto, calice di benvenuto cantina Tenuta Amadio, visita guidata inclusi):
Adulto posto a sedere poltrona € 11,00
Iscritto Fai e residente del Comune di Torreglia € 7,00
Ridotti (6-18 anni) € 4,00

Visite guidate alla villa ore 19.30 e 20.15 su prenotazione. La Villa sarà aperta per visita autonoma fino alle 22.30

Info e prenotazioni:

T 049/9930473
merc/ven 10-18, sab-dom 10-19
eventi.vescovi@fondoambiente.it

Il Luogo

Villa dei Vescovi

Via dei Vescovi, 4
Luvigliano di Torreglia (Padova)
Tel. 049 9930473 ­
eventi.vescovi@fondoambiente.it

Straordinaria opera edificata tra il1535 e il 1542 nel bellissimo parco dei Colli Euganei, FAI Villa Dei Vescovi rappresenta un connubio perfetto tra eleganza rinascimentale e classicismo romano.
Ideata per il soggiorno estivo dei vescovi padovani, opera sublime di celebri architetti tra cui Giulio Romano, e decorata dal pittore fiammingo Lambert Sustris, la villa è un raffinato esperimento della cultura umanista in cui architettura e natura si fondono negli spazi delle terrazze, circondate da un anfiteatro naturale formato dai monti Pendice, Pirio e Rina.
Concepita sin dall’inizio come palazzo di città e destinata a ritrovo per intellettuali e circoli umanistici, l’imponente dimora è giunta straordinariamente intatta fino ai nostri giorni, mantenendo a tutt’oggi l’antico rapporto di dialogo e armoniosa convivenza col paesaggio circostante.
I restauri ad opera del FAI, iniziati nel 2005 e conclusi nel 2011, ne hanno consolidato la struttura rendendola accessibile ai visitatori che vivono in questo luogo una straordinaria fusione tra storia, cultura e paesaggio.

L’ingresso all’incontro sarà accompagnato dalla degustazione vini Tenuta Amadio in collaborazione con Prosecco Superiore Jazz & Wine

Nel cuore dei Colli Asolani, a Monfumo, nascono i vini di Tenuta Amadio. La proprietà si sviluppa in diversi possedimenti: il Vigneto del Biss, il Vigneto del Longon e il Vigneto Era Grande, che grazie alle loro specificità offrono uve diverse per sapore e caratteristiche, le quali si sposano alla perfezione tra loro e riescono a conferire ai vini di Tenuta Amadio sentori e profumi che li rendono prodotti unici nel loro genere.

Tentuta Amadio pratica un’agricoltura di tipo sostenibile, forte della convinzione che sia importante preservare la terra per poterla donare fertile alle generazioni successive, così come noi l’abbiamo ricevuta in eredità.

L’eccellenza delle uve viene preservata nelle lavorazioni in cantina, dove vengono utilizzate uve provenienti quasi esclusivamente da terreni di propria conduzione. La vendemmia, proprio come un tempo, avviene manualmente in cassetta e quindi l’uva viene trasportata subito in cantina con un piccolo carro d’acciaio, per poter essere lavorata ancora fresca.

All’interno della cantina tutta la lavorazione dall’uva al vino avviene secondo le più moderne tecniche e sempre a temperatura controllata. Attenti a non alterare il prodotto ma a valorizzare i sentori e profumi tipici del territorio.

Tra i vini di Tenuta Amadio, punta di eccellenza è l’Asolo Prosecco Superiore DOCG, risultato di una filiera di produzione caratterizzata da avanguardia tecnologica e rigorosamente controllata, e di una lavorazione delle uve effettuata interamente a mano.

TENUTA AMADIO
di Rech Simone
Via Longon, 74
31010 Monfumo (TV)
Tel. +39 0423 560099
info@tenutamadio.com